Il monitoraggio della nutrizione può migliorare gli esiti dei pazienti in condizioni critiche

Uno studio osservazionale, multicentrico e internazionale, mirato a esplorare la relazione tra supporto nutrizionale e beneficio clinico, ha evidenziato che l’apporto energetico e proteico dei pazienti in condizioni critiche è stato  significativamente inferiore a quello prescritto, sebbene il supporto nutrizionale fosse parte integrante della terapia1.

I pazienti in terapia intensiva hanno ricevuto solo il 56% dell’apporto proteico prescritto1

I pazienti in terapia intensiva hanno ricevuto solo il 59% dell’apporto energetico prescritto1

Questa carenza può essere dovuta a diversi fattori, tra cui le interruzioni della nutrizione necessarie per eseguire interventi chirurgici o procedure di routine, la priorità di altre procedure di terapia intensiva o la mancanza di un sistema di monitoraggio dell’apporto nutrizionale.

Il raggiungimento degli obiettivi nutrizionali può avere un impatto significativo su pazienti e reparti di terapia intensiva

  • Il deficit calorico è associato a un aumento dei giorni di dipendenza dal ventilatore, delle complicanze e della durata della degenza2
  • Il deficit di proteine è correlato a un aumento della mortalità3-6
  • Un apporto nutrizionale maggiore durante la prima settimana in terapia intensiva è associato a un tempo di sopravvivenza più esteso e a un recupero fisico fino a 3 mesi più rapido nei pazienti in condizioni critiche che necessitano di un supporto prolungato mediante ventilazione meccanica 7.

Un approccio sistematico alla somministrazione del supporto nutrizionale può migliorare gli esiti dei pazienti. È necessario determinare le specifiche esigenze di ogni paziente ed elaborare una terapia nutrizionale su misura, che comprenda il tipo di soluzione, la sede di somministrazione, i dispositivi di accesso, nonché il metodo e la velocità di somministrazione8. Anche il monitoraggio della nutrizione è parte integrante di questo approccio sistematico, tuttavia può essere complesso da portare avanti e può richiedere l’esecuzione di noiosi calcoli e procedure di annotazione manuale, che portano via tempo e sono soggette a errori umani9. Esistono però alcune soluzioni che agevolano questo compito.

La pompa per nutrizione enterale Compat Ella semplifica il monitoraggio della terapia nutrizionale prescritta. È possibile collegarla a un sistema di gestione dei dati dei pazienti (PDMS) per consentire il monitoraggio in tempo reale della nutrizione e migliorare così gli esiti dei pazienti.

In che modo la compatibilità di Compat Ella con i PDMS migliora gli esiti dei pazienti?

Rende visibile il processo di nutrizione

  • Consente l’integrazione dei consigli nutrizionali e genera automaticamente un feedback (con avvisi pop-up) per l’utente, garantendo una risposta clinica rapida.
  • Esegue il confronto con gli obiettivi per adattare meglio la portata della nutrizione ed evitare un deficit energetico.

Facilita il monitoraggio metabolico nutrizionale

  • Integra la nutrizione enterale nei grafici della glicemia e del bilancio di liquidi ed elettroliti totali.
  • Promuove la standardizzazione delle prescrizioni.
  • Agevola la somministrazione adeguata di proteine, carboidrati e lipidi.

Consente l’automatizzazione della raccolta e del controllo dei dati

  • Riduce il carico di lavoro associato all’inserimento e al calcolo manuali dei dati, consentendo agli infermieri di trascorrere più tempo con il paziente.
  • Riduce il numero di dati mancanti.
  • Automatizza l’estrazione dei dati consentendo un controllo qualità costante, l’uso di circuiti di feedback e un follow-up adeguato e conforme alle linee guida.

Ti presentiamo Compat Ella

La pompa per nutrizione enterale Compat Ella è compatibile con i PDMS e supporta il miglioramento dello stato nutrizionale dei pazienti in terapia intensiva. È inoltre intuitiva e facile da usare ed è accompagnata da una miriade di servizi che ne semplificano la gestione.

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